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Alimentazione cuccioli, Nutrienti

Fase di svezzamento: utilità di un mangime complementare enteroprotettivo.


mercoledì 20 settembre 2023


Fase di svezzamento: utilità di un mangime complementare enteroprotettivo

Lo svezzamento è una fase molto delicata e cruciale che, se non effettuata nel modo corretto, può portare a problemi di salute sia durante la crescita che nella vita adulta.
Infatti, durante questa fase si verificano numerosi cambiamenti a livello intestinale che rendono il cucciolo più suscettibile a disturbi gastrointestinali ed infezioni.
In particolar modo lo svezzamento può influenzare il microbiota intestinale e il suo corretto sviluppo


Un recente studio italiano ha voluto valutare gli effetti della somministrazione per quattro settimane, di un integratore presente in commercio composto da palmitoiletanolamide ultramicronizzata, colostro bovino e bacillus subtilis, sui marcatori della salute intestinale e sul microbioma di cuccioli di Golden Retriver di quattro settimane in fase di svezzamento.

Per questo studio sono stati arruolati ventinove cuccioli di Golden Retriver di quattro settimane che sono stati divisi in due gruppi in modo casuale, 16 sottoposti al trattamento con l'integratore e 13 inseriti nel gruppo di controllo.

Durante le 4 settimane dello studio sono stati valutati la crescita dei cuccioli, il punteggio fecale, i valori di calprotectina, zonulina e il microbiota fecale nonché la digeribilità della dieta senza e con l'integratore.

La calprotectina è una proteina che rappresenta circa il 60% del contenuto proteico del citoplasma nei neutrofili e la sua concentrazione nelle feci viene spesso utilizzata come marcatore di infiammazione intestinale.

Infatti, qualsiasi alterazione della mucosa dell'intestino dovuta ad un processo infiammatorio provoca la fuoriuscita di neutrofili nel lume intestinale e quindi anche di calprotectina che viene poi escreta con le feci.

Studi precedenti hanno messo in relazione un aumento dei livelli di questa proteina nelle feci con stati infiammatori come l'IBD o le enteropatie infiammatorie croniche.

Anche la zonulina è una proteina che viene utilizzata come marker di infiammazione intestinale.

Essa viene rilasciata da diverse linee cellulari dell'organismo, comprese le cellule epiteliali che rivestono l'intestino tenue dove agisce modulando le giunzioni presenti tra le cellule della porzione apicale degli enterociti e, un aumento della sua concentrazione fecale, è stato associato a condizioni patologiche che alterano la permeabilità intestinale.

La ragione risiede nel fatto che un aumento della permeabilità della barriera intestinale genera un precoce smantellamento degli enterociti e di conseguenza un rilascio di zonulina che passa direttamente nel lume intestinale.

Tra gli stimoli del lume intestinale che possono innescare il rilascio di zonulina, l'esposizione ai batteri e alcuni fattori dietetici sono stati identificati come potenti fattori scatenanti.

Al momento dell'inizio dello studio, tutti i cuccioli avevano 8 settimane di vita e sono rimasti con le madri in cassette parto riscaldate (26-27 gradi) fino alla fine della prova, ovvero all'ottava settimana di vita, e la struttura dove vivevano rispettava rigorosi standard igienici.

Per essere inclusi nello studio, i cuccioli dovevano rispettare dei criteri ben precisi ossia essere nati da cagne appartenenti allo stesso allevamento e regolarmente vaccinate secondo le linee guida WSAVA, essere stati sverminati con lo stesso prodotto a base di Pirantel e febantel durante la seconda settimana di vita, presentarsi in buone condizioni di salute e non essere stati trattati con alcun farmaco nei dieci giorni antecedenti l'inizio dello studio.

Inoltre, per ciascun cucciolo è stato effettuato un test di screening prestudio che escludesse infezioni parassitarie, da Giardia, da cronavirus e da parvovirus.

I cani sono stati tutti alimentati con lo stesso alimento secco commerciale completo per cuccioli caratterizzato dai seguenti tenori analitici: Umidità 8%, proteina grezza 28%, grassi grezzi 18%, fibre grezza 1,5%, veneri 6,7%, calcio 1,4%, fosforo 1% energia metabolizzabile 401 kcal/100 gr.

La quantità di cibo da somministrare al singolo cucciolo è stata decisa basandosi sul fabbisogno energetico giornaliero calcolato in base alla formula suggerita da FEDIAF per i cuccioli sotto le 8 settimane di vita ossia 25 kcal ogni 100 grammi di peso vivo dell'animale e rivalutato ogni settimana dopo aver pesato i cuccioli.

Ai soggetti appartenenti al gruppo trattato è stato somministrato quotidianamente anche l'integratore oggetto dello studio alla dose di uno stick ogni 10 kg di peso vivo.

Ogni stick contiene 100 mg di PEA, 1,5 miliardi di unità formanti colonia di Bacillus subtilis e 200 mg di colostro noni.

Le due diete sono state analizzate per valutarne la digeribilità e non è stata riscontrata alcuna differenza tra la digeribilità della sola dieta e quella della dieta con l'aggiunta dell'integratore.

Dopo aver iniziato lo studio, i cuccioli venivano visitati una volta alla settimana.

In quell'occasione, venivano pesati, veniva registrata la massa corporea e veniva prelevato un campione di feci a cui veniva attribuito un punteggio di condizione fecale compreso tra 1 e 13.

Infatti, è bene ricordare che per i cuccioli, non può essere utilizzato il punteggio di condizione fecale usato nell'adulto, ma andrebbe applicata una scala basata su 13 punti specifica per questa fase di vita (per ulteriori dettagli sul fecal score dei cuccioli suggeriamo la lettura del seguente articolo: La diarrea durante lo svezzamento e il fecal score nei cuccioli).

I campioni di feci venivano poi inviati al laboratorio per la misurazione della calprotectina e della zonulina fecale nonché per la caratterizzazione del microbiota fecale.

Le visite effettuate ai cuccioli hanno mostrato un consumo alimentare regolare e un corretto aumento di peso, senza alcuna differenza tra la massa corporea dei cani appartenenti ai due gruppi, suggerendo che il razionamento della dieta è stato effettuato in maniera corretta e che l'integrazione non ha influenzato in maniera negativa i parametri relativi alla crescita e alla digeribilità della dieta (quest'ultimo confermato anche dall'analisi della digeribilità effettuata in vitro).

L'analisi statistica della condizione fecale tra i soggetti dei due gruppi non ha mostrato differenze significative durante tutto lo studio tuttavia, alla quinta, sesta e settima settimana di vita (ossia dopo una, due e tre settimane dall'inizio dello studio) nessun cucciolo del gruppo trattato presentava un punteggio fecale al di sotto del 5 mentre nel gruppo di controllo il 23% alla quinta settimana, il 15% alla sesta e l'8% alla settimana presentavano un fecal score di 3 o 4 ossia feci liquide o pastose e, nel complesso, i cuccioli trattati avevano un fecal score complessivamente migliore degli altri cuccioli.

Tuttavia, è corretto specificare che all'ottava settimana di vita anche una piccola percentuale dei cani appartenenti al gruppo trattato presentava un fecal score di 4.

I risultati più significativi dello studio arrivano, però, dall'analisi della concentrazione fecale di calprotectina e zonulina.

Infatti, le concentrazioni di queste proteine nelle feci non differivano tra i due gruppi all'analisi effettuata prima dello studio, ma cambiavano in maniera significativa con il trascorrere del tempo.

La quantità di calprotectina fecale è diminuita significativamente con il tempo solo nel gruppo trattato con il supplemento fino ad arrivare all'ottava settimana in cui la concentrazione fecale di questa proteina nelle feci dei cuccioli del gruppo trattato era quasi la metà di quella rilevata nei cuccioli del gruppo di controllo.

Un quadro sovrapponibile a quello della calprotectina è stato evidenziato anche con la zonulina, con una diminuzione costante nella sua concentrazione nelle feci dei cani del gruppo trattato e una differenza rispetto al gruppo di controllo particolarmente significativa all'ottava settimana.

La concentrazione di entrambe queste proteine, invece, non ha mostrato variazioni in base al sesso del cucciolo e non presentava alcuna correlazione con il punteggio fecale.

L'unica correlazione rilevata dallo studio è stata quella tra la concentrazione di zonulina e la cucciolata di appartenenza dei soggetti.

Dall'analisi del microbiota è emerso che in entrambi i gruppi c'è stata un'evoluzione del microbiota intestinale nel tempo e che l'integrazione non sembra influenzare in modo significativo lo sviluppo complessivo delle popolazioni intestinali dei cuccioli, nonostante la presenza di componenti con azioni prebiotiche e probiotiche.

Tuttavia, a livello di phylum è stata riscontrata una diminuzione significativa di Campylobacter nei cuccioli trattati rispetto a quelli del gruppo di controllo.

Questo può essere considerato un dato positivo poiché l'aumento di Campylobacter è stato associato allo sviluppo di malattie gastrointestinali.

Inoltre, i cuccioli che assumevano il supplemento hanno mostrato un aumento significativo del genere Coprococcus, un gruppo di cocchi anaerobi noti per produrre butirrato, acido grasso a corta catena utile come fonte energetica per le cellule epiteliali del colon e noto per avere proprietà immunomodulanti e antinfiammatorie.

In conclusione, i risultati di questo studio hanno mostrato che la somministrazione di un integratore a base di PEA, colostro noni e Bacillus subtilis può avere effetti benefici sulla salute intestinale dei cuccioli in svezzamento anche se sono necessarie ulteriori ricerche per validare i risultati.

Infatti, gli autori stessi mettono in evidenza i potenziali limiti dello studio stesso ossia l'impossibilità di escludere la coprofagia dei cuccioli e i conseguenti disturbi gastrointestinali, una possibile contaminazione delle feci con il suolo dove sono state emesse e una ridotta dimensione dei soggetti inclusi nello studio.

BIBLIOGRAFIA: 
Giorgia Meineri, Luca Cocolin, Giada Morelli, Carlo Schievano David Atuahene E Ilario Ferrocino. Effect of an Enteroprotective Complementary Feed on Faecal Markers of Inflammation and Intestinal Microbiota Composition in Weaning Puppies. July 2023 Veterinary Sciences 10(7):434 DOI:10.3390/vetsci10070434. Articolo open access reperibile al link: https://www.mdpi.com/2306-7381/10/7/434#:~:text=The%20supplementation%20of%20the%20tested,weaning%20by%20lowering%20gut%20inflammation


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